TR che precedono l’esecuzione del gesto tecnico

Dopo avere parlato delle capacità motorie e suddiviso le stesse in stadi per meglio allenare il gesto motorio preceduto dall’input esterno non preattivato, in questo articolo parlerò dei tempi di reazione (TR)  che precedono l’esecuzione del gesto tecnico.

La capacità di reazione è quella capacità che consente, dato uno stimolo, di reagire motoriamente ad esso il più velocemente possibile. Nel ruolo del portiere questa capacità è fondamentale ai fini di un efficace e tempestivo intervento. L’allenabilità dei tempi di reazione ha una percentuale bassa intorno al 15%, questo perché i tempi di reazione (TR) sono legati ad fattori genetici.

Dopo aver fatto questa precisazione si possono analizzare i TR che si compongono di un tempo totale (TT) identificabile come quello necessario per percepire, identificare, elaborare uno stimolo esterno e rispondere motoriamente, e da due componenti parziali che sono il tempo di reazione (TR)ed il tempo di movimento  (TM).

Il TR indica la velocità della presa di decisione, e viene identificato nell’intervallo di tempo tra la percezione dello stimolo non preceduto da un preavviso ,e l’inizio della risposta motoria. Più semplicemente è il tempo necessario per prendere decisioni ed incominciare un’azione. Può essere considerato come misura di tre stadi fondamentali della elaborazione dell’informazione.

TR o tempo di reazione                                 Tempo necessario per prendere decisioni:

  1. Identificazione dello stimolo (PERCEZIONE)
  2. selezione della risposta (SCELTA)
  3. programmazione della risposta (PROGRAMMAZIONE)

Salvo rare eccezioni è solitamente superiore ai 120 millisecondi.

Alcuni studiosi suddividono il TR in due componenti parziali quali il TRP  o tempo di reazione premonitore,, ed il TRM o tempo di reazione motoria, che indica l’inizio dell’attività neuro-muscolare anticipatoria della fase motoria, e dovrebbe coincidere con la velocità di conduzione dello stimolo nervoso.

Non bisogna tralasciare l’aspetto utilitaristico dei TR, basti pensare ai tempi di decisioni che presuppongono le azioni di conduzione di un autoveicolo (frenata improvvisa ,la comparsa del rosso, evitare un ostacolo, sorpasso, ecc.). Il TM o tempo di movimento, è identificato come l’intervallo di tempo tra l’inizio e la fine di un movimento in relazione ad uno stimolo.

I tempi movimento in alcuni sport di situazione, quali il pugilato ,la scherma, una finta nel calcio, sono inferiori ai 100 millisecondi. Sono talmente bassi da non consentire all’avversario di rispondere in modo efficace e quindi di difendersi. L’esecuzione automatizzata e veloce di questi gesti è di estrema efficacia ai fini della prestazione sportiva.

Classificazione dei tempi di reazione

La classificazione dei tempi di reazione è basata sulla distinzione tra:

  • TR semplice, sono i tempi che vengono associati ad un’unica risposta motoria. Esempio classico è la partenza di una gara di 100 m, dove il segnale del colpo di pistola è legato all’unico modo di risposta. Il TR più veloce, si aggira attorno ai 190 millesimo.
  • TR complesso o di scelta, quando le alternative stimolo-risposta sono più di una. Il TR è la misura del tempo che un soggetto impiega per percepire ed identificare lo stimolo, per scegliere e programmare la risposta giusta. Con l’aumento delle possibili coppie stimolo-risposta, aumenta il tempo richiesto per rispondere.

Fattori che influenzano i tempi di risposta

  • Numero delle alternative dello stimolo-risposta,
  • Compatibilità stimolo-risposta,
  • Quantità dell’esercizio,
  • Natura dell’esercizio.

Quando esistono compatibilità e naturalezza tra stimolo e risposta, i TR sono più veloci. La ripetizione dell’esercizio e quindi l’allenamento ,incidono sulla reattività dell’uomo e ciò rappresenta il terzo fattore influenzante il TR di scelta.

Una maggiore quantità di ripetizioni del movimento,favorisce la sua automatizzazione e comporta TR di scelta più brevi sopperendo allo svantaggio di scarsa compatibilità.

Allenare a ridurre i tempi di reazione nel portiere diventa fondamentale, ed è lo step successivo dopo aver lavorato sulla coordinazione e sulla tecnica. Rendere un gesto tecnico armonioso aumenta la sua velocità di esecuzione, permette di essere efficace e quindi rapido. Solo con la ripetitività continua durante la seduta di allenamento si induce il portiere a ragionare in tempi brevi cha partono dallo stadio di percezione del segnale e terminano con l’esecuzione del gesto motorio.

Nel prossimo articolo tratterò l’elaborazione e la scelta della risposta.

Bibliografia: Lineamenti di teoria e metodologia del movimento umano ( autore Francesco CASO)

Mr. Francesco LAFORTEZZA

http://www.francescolafortezza.it/

 

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