Il Portiere questa settimana ha intervistato Andrea Seculin, portiere del Chievo Verona!
Ciao Andrea, parlaci un po’ di te.
Ciao ragazzi, che dire di me sono un ragazzo molto tranquillo e socievole sono nato a Gorizia e son cresciuto li fino all’età di quindici anni poi sono andato a Bolzano e da lì è iniziata la mia carriera. Come hobby mi piace molto lo sport in generale ma sopratutto il basket e poi mi piace guardare film.
Quando è nata la passione per il ruolo del portiere?
Questa passione è nata da piccolo dopo aver provato a fare altri ruoli ma vedendo mio zio che faceva il portiere mi è scattata la molla e da li ho iniziato.
Quando e dove hai iniziato a giocare?
Ho iniziato all’età di otto anni in una squadra vicino al mio paese che si chiamava Itala San Marco, poi son andato sempre vicino casa fino a quindici anni nella Pro Romans, da li il passaggio al Sud-tirol (Alto Adige) dove sono stato due anni fino al passaggio alla Fiorentina dove ho fatto la primavera e poi un anno da terzo portiere in prima squadra. Poi son stato due anni in prestito in serie B alla Juve Stabia, da li sono passato al Chievo che mi ha girato in prestito un anno all’Avellino per poi far rientro al Chievo.
Quest’anno hai esordito in Serie A con il Chievo Verona, puoi spiegarci cosa si prova?
Bè che dire è stata un’emozione bellissima esordire in serie A ma soprattutto a San Siro nella scala del calcio con una bella prestazione. È difficile descrivere quello che si prova in quel momento.
Hai esordito anche in nazionale U21 raccontaci la tua esperienza!
Si quando stavo alla Fiorentina è arrivata la chiamata della nazionale under-21 una bellissima esperienza. Ho fatto l’europeo nel 2009 da terzo portiere dietro a Consigli e Sirigu e arrivammo terzi poi alcune gare di qualificazione nei anni successivi.
Come ti prepari durante la settimana per arrivare al top la domenica?
Allenandosi sempre bene con la giusta mentalitá sia a livello tecnico che a livello fisico e poi la domenica ti ritrovi tutto.
Cosa vuol dire per te essere un portiere?
È uno stile essere portieri.. Vuol dire avere sulle spalle delle responsabilità che fanno crescere e poi comunque resta sempre divertimento e godersela a tutta.
Come inquadri il calcio nella tua vita attuale e futura?
Per ora sono giovane per cui al futuro ancora non ci penso e mi vivo giorno per giorno questa esperienza.
Conoscevi “Il Portiere” prima di questa intervista?
Si certo! avevo già letto altri articoli e interviste sul vostro sito.. Mi piace!
Grazie Andrea!
Grazie a voi e un saluto a tutti i fan della pagina Il Portiere!
a cura di Alberto Biasella