Salvatore Sirigu tantomeno Mattia Perin o l’ultimo arrivato Gianluigi Donnarumma devono attendere di prendere le redini della porta Azzurra perché il portiere di tutti i tempi della Nazionale italiana di calcio in una intervista sul Corriere dello Sport ha ribadito che la sua intenzione è quella di entrare definitivamente nella storia del calcio italiano e mondiale, ovvero di divenire il portiere, oltre che Campione del Mondo, più longevo nella storia dei Campionati Mondiali di Calcio terminando la sua carriera in Azzurro non con Euro 2016 dove sarà portiere titolare ma con i Mondiali Russia 2018 qualificazione Azzurri permettendo.
Infatti il sogno del numero 1 Azzurro Gigi Buffon è quello di raggiungere il record di 6 Mondiali giocati come nessun altro portiere nella storia del calcio lo abbia mai fatto: “Per i prossimi due anni vorrei continuare a giocare come sto facendo oggi. Mi piacerebbe partecipare al sesto Mondiale, sarebbe un record storico. Solo dopo farò le mie valutazioni in base agli stimoli, alle situazioni e alle opportunità che si apriranno”.
Carriera in Nazionale di Gianluigi Buffon
Gianluigi Buffon è stato uno dei protagonisti della maglia Azzurra sin dagli inizi della sua carriera vestendo la Maglia Azzurra di tutte le Nazionali giovanili conquistando il secondo posto all’Europeo U19 nel 1995 ed il titolo Europeo nel 1996 con la Nazionale U21.
Debutta in Nazionale Maggiore il 29 ottobre 1997 nel match Russia-Italia (spareggio Mondiali 1998) terminato 1-1. Dopo aver fatto il terzo portiere al Mondiale 1998, per un infortunio alla mano non disputerà Euro 2000 ma prenderà le redini della porta Azzurra nello sfortunato Mondiale 2002 in Korea e Giappone.
Nel 2004 partecipa all’Europeo in Portogallo per la prima volta da titolare dove l’Italia sarà sfortunatamente eliminata alla fase a gironi da Svezia e Danimarca. Ma è solo l’anteprima della carriera di Superman Nazionale che avrà il suo punto più alto nel 2006 quando Gigi ed il grande gruppo di Marcello Lippi diventano in Germania Campioni del Mondo per la quarta volta nella storia del calcio italiano: la porta italiana resterà inviolata per ben 458 minuti (avvicinandosi al record di 518 minuti stabilito da Walter Zenga nel 1990) e l’Italia concluderà il Mondiale con soltanto reti subite da un portiere che sarà grande protagonista nella finale Mondiale di Berlino insieme ai suoi compagni di squadra.
Buono sarà anche Euro 2008 dove l’Italia perde solo ai rigori contro la Spagna ai quarti di finale, mentre per Gigi Nazionale sarà sfortunato il Mondiale del 2010 in Sudafrica dove disputerà solo la prima partita della fase a gironi contro il Paraguay terminata 1-1 ma per colpa di un infortunio deve abdicare i pali della porta Azzurra a Federico Marchetti.
Ma non sarà la fine della carriera per il nostro Campione che si riprende nel 2012 trascinando la squadra Azzurra fino al secondo posto Europeo dietro solo alla Spagna: incredibili saranno la serie dei rigori ai quarti contro l’Inghilterra oppure la semifinale contro la Germania.
Youtube – Italia-Inghilterra ampia sintesi
Questo grande risultato Azzurro darà il là verso la Confederations Cup 2013 in Brasile (seconda Confederations disputata dagli Azzurri dopo la sfortunata edizione del 2009 in Sudafrica) dove Buffon e compagni conquisteranno il terzo posto nella finale vinta ai rigori contro l’Uruguay dopo che erano stati battuti sempre dai tiri dal dischetto in semifinale dalla sempreverde Spagna.
YouTube – Rigori Italia-Uruguay Confederations 2013
Mentre al Mondiale del 2014 sempre in Brasile gli stessi uruguayani furono giustizieri del quinto mondiale di Buffon e dell’Italia che fu eliminata alla fase a gironi dai sudamericani.
Ma come detto non finirà senz’altro qui l’avventura Azzurra del nostro eroe che come abbiamo appunto affermato in precedenza si prenderà le redini della porta italiana tra pochi giorni all’Europeo Francia 2016 e sarà senz’altro protagonista se il destino vorrà al Mondiale 2018 in Russia un traguardo storico e mondiale che lo stesso Superman Azzurro vorrebbe raggiungere per essere il mito di sempre del calcio italiano ed internazionale, un portiere che non fa del “solo” calcio business la maggior espressione dello sport come ha annunciato giorni fa allo stesso Corriere dello Sport: “Decisi di rimanere (alla Juventus in Serie B) perché volevo dimostrare concretamente che i valori del calcio in cui credo potevano essere non solo declamati, ma praticati. Il calcio è anche sentimento“