Italia – Germania: Duello fino all’ultima saracinesca

Italia e Germania, due nazioni diverse ma che hanno in comune la passione per il calcio, rivali da sempre, e probabilmente dopo Bayern Monaco – Juventus di una settimana fa questa rivalità si è accesa ancora di più. Loro vinsero il Mondiali del ’90 in Italia, noi lo vincemmo in Germania. La Germania quando incontra l’Italia perde tutta la sua superiorità, a volte sia fisica che tecnica, tant’è che gli azzurri sono considerati la loro “bestia nera”, ma Italia e Germania hanno dato sempre vita ad incontri emozionanti e spettacolari.

Una cosa che accomuna molto la nazionale tedesca a quella italiana è la continua generazione di portieri da sempre, come risposta, come per dire “guarda anche io tra i pali posso competere”, trovando sempre il modo di confrontarsi e di avere entrambi la meglio sull’altro.

Cominciando dagli anni ’60 nella nazionale italiana a difendere i pali c’era Enrico Albertosi, portiere di grande carattere che ha militato nel grande Cagliari  di Gigi Riva, con cui vinse anche uno scudetto, prima di Cagliari militò, nello Spezia, Fiorentina, Cagliari, Milan (con cui anche coi rossoneri vinse un campionato), ed infine chiuse la carriera nell’Elpidiense. Fu il portiere dell’Italia, dal’61 al ’72, nel ’68 vinse anche l’Europeo avvenuto proprio in Italia.

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La Germania rispondeva con  Hans Tilkowski, militante nel Westfalia Herne, poi Borussia Dortmund ed infine Eintracht Francoforte. Difese la porta tedesca dal ’57 al ’67, arrivando secondo al Mondiale del ’66 perso contro i padroni in casa dell’Inghilterra, ricorderete il primo episodio di gol fantasma che le riprese riportano.

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Dal 1968 al 1983 a difendere la saracinesca italiana fu Dino Zoff, storico e leggendario portiere che la nazionale italiana abbia mai avuto. Appesa i guanti al chiodo all’età di 41 anni, e giocò con le maglie di Udinese, Mantova, Napoli e Juventus. In carriera vinse praticamente tutto, tranne, a quel tempo, la Coppa dei Campioni, mentre fu vincitori dell’Europeo del ’68 e del Mondiale dell’82.

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La Germania, invece, aveva dalla sua parte Sepp Maier, con cui condivideva con Zoff la militanza in un’altra grande squadre, ovvero il Bayern Monaco, dove ha militato dall’inizio fino alla fine della sua carriera. Maier è stato un vincente come Zoff, ma ha un trofeo in più: la Coppa dei Campioni. Maier vinse l’Europeo del ’72 e poi due anni dopo il Mondiale.

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Nel 1986 in porta si sfidarono Giovanni Galli per l’Italia, ed Harald Schumacher per la Germania. Due di portieri più vincenti della storia. L’italiano vinse praticamente tutto, uno Scudetto, una Supercoppa italiana, due Coppa dei Campioni ed una Supercoppa UEFA col Milan, una Supercoppa italiana col Napoli, una Coppa UEFA col Parma, ed il Mondiale dell’82 in Spagna, come riserva a Zoff. Mentre il tedesco risponde con tre Scudetti (Colonia ’77/’78, Fenerbahçe ’88/’89, Borussia Dortmund ’95/’96) e tre Coppe di Germania col suo Colonia, ed una Supercoppa turca sempre col Fenerbahçe. A livello di nazionale c’è l’Europeo del 1980 vinto in Italia, arrivando però in finale nel Mondiale dell’82 perso contro l’Italia, ed in questo caso contro Galli, e poi nell’86 prdendo questa volta il Mondiale contro l’Argentina.

A sinistra Galli, a destra Schumacher

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All’inizio degli anni ’90 Zenga perse la sfida contro Illgner ai Mondiali del ’90, il primo titolare nell’Inter, con cui vinse uno Scudetto, una Supercoppa italiana e due Coppe UEFA, per poi lasciare l’Inter ed andare prima alla Sampdoria, poi al Padova ed infine al N.E. Revolution, l’altro, proprio come Schumacher, nel Colonia, e dopo undici anni venne acquistato dal Real Madrid, dove terminò la carriera, vincendo solo col club spagnolo due Scudetti, una Supercoppa di Spagna, una Champions League ed una Coppa Intercontinentale.

A sinistra Illgner, a destra Zenga.

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Arrivando poi tra la fine degli anni ’90 come i due portieri fondamentali sono stati Buffon e Kahn, anche se il primo non fu titolare della nazionale, ma lo divenne nel 2002 a tutti gli effetti, mentre il secondo ottenne le chiavi della porta tedesca dal 2000 al 2006, anche se la sua militanza nella nazionale avvenne nel ’94, chiamato come terzo portiere.

Da non dimenticare per l’Italia Peruzzi, Pagliuca, Abbiati e Toldo e per la Germnia Köpke e Lehmann e l’attuale Neuer.

Insomma una sfida tra Italia e Germania piena di trofei, coi portieri più titolati al mondo.

La sfida sembra comunque continuare: ter Stegen e Leno sembrano le risposte a Perin e Sportiello, per i classe ’92, Karius ed Horn a Leali per i classe ’93. Wellenreuther al nostro Gollini per i ’95. Aspettiamo quindi chi possa competere col nostrano Donnarumma.

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