Adidas Predator Pro NC White Spark

Ciao portieri in questo articolo vi presenterò i guanti da portiere Adidas Predator PRO NC White Spark!

Questo guanto Predator devo dire mi ha colpito molto per la sua estetica ma anche per la qualità dei materiali utilizzati. Il lattice è un URG 2.0 che riesce a combinare un buon Grip in tutte le condizioni di gioco ma anche una buona durabilità della mescola.

Il taglio è negativo e le cuciture sono interne per la massima della comodità e della sensibilità della mano a contatto con il pallone. Tra le dita sono presenti degli inserti in materiale tessile che fanno da congiunzione tra la mescola del palmo e il tessuto Knitted del dorso.

Sulla zona dorsale sono presenti delle “spine” di silicone che oltre a dare un maggiore Grip nelle uscite con i pugni da anche una grossa mano all’estetica del guanto.

Per ulteriori informazioni guarda il video :

Guanti portiere Keepersport Varan7 Champ NC!

Ciao portieri il protagonista di questo articolo è il nuovo guanto da portiere Varan7 Champ NC del brand Keepersport!

Il Varan7 è uno dei guanti migliori proposti da Keepersport, realizzato con dei materiali di prima scelta e non a caso utilizzato da portieri di serie A e B.

Il lattice del palmo è un Supreme Claw di 4 mm, molto performante e dalla presa appiccicosa. Il taglio è negativo con cuciture interne e inserti in lattice tra le dita che aumentano l’area di presa a contatto con il pallone.

La zona dorsale è formata completamente da materiale Soft Tech Body+, con l’aggiunta di inserti in lattice 3D che aumentano il Grip nelle uscite con i pugni.

La chiusura è formata da un piccolo polsino e da un cinturino non molto lungo ma abbastanza elastico da dare la possibilità di chiudere il guanto molto comodamente.

Per ulteriori informazioni guarda il video :

Guanti portiere Adidas Predator Sapphire Edge Pro Hybrid!

Ciao portieri ecco il nuovo gioiellino di casa Adidas : i guanti da portiere Predator Sapphire Edge Pro Hybrid!

Il guanto veste molto aderente e la qualità dei materiali che lo compongono sono davvero tanta roba. Monta una mescola URG 1.0, il lattice migliore messo a disposizione da Adidas per i suoi portieri.

Il taglio Negativo con cuciture interne permette al guanto di adattarsi perfettamente alla mano e avere il massimo controllo a contatto con il pallone.

La zona dorsale è composta per la maggior parte da una maglia rasata molto elastica e da inserti in lattice che oltre a rendere l’estetica del guanto formidabile, fungono da protezione nelle uscite con i pugni.

Per ulteriori informazioni guarda il video :

A tu per tu con Federico Da Vià

Una bella chiacchierata con Federico Da Vià, fondatore del Brand IIleven. Federico ci racconta come la sua passione si è trasformata in un vero e proprio lavoro e come il suo Brand è cresciuto e si è affermato nel mercato dei guanti da portiere.

“Giro all’Inferno per Donnarumma”

Non è stata una serata piacevole per Gigio Donnarumma quella vissuta nel corso della semifinale di Nations League tra Italia e Spagna.

Il giovane portiere del PSG e degli Azzurri non è stato perdonato dai sui ex tifosi del “Diavolo” che hanno visto il trasferimento in Francia del giovane Nr. 1 della Nazionale italiana come una sorta di tradimento.

Ad ogni tocco di palla del portiere, dagli spalti di San Siro partivano fischi, insulti ed i classici “buu”.  Le prime contestazioni, in realtà, erano arrivate già con striscioni fuori lo stadio prima della partita, poi alla lettura delle formazioni. Anche in quel caso erano stati diversi i “buu” e i fischi dagli spalti, tutti rivolti a lui e che lasciavano presagire una serata difficile per il giovane portiere italiano. A conferma le immagini televisive, nella fase di riscaldamento, trasmesse anche sul megaschermo del Meazza, del volto di Donnarumma teso ed infastidito  mentre un boato di fischi accompagnava il filmato.

E come una goccia scava la pietra così le contestazioni hanno minato la sicurezza del portiere italiano fino al punto che solo il palo e il salvataggio di Bonucci hanno evitato una papera gigante su un tiro non trattenuto da Donnarumma.

Il risultato di 2 a 1 per la Spagna, che ha interrotto i 37 risultati utili consecutive per Mancini ed oltre tre anni di imbattibilità, non è certamente da attribuire al buon “Gigione” ma a una partita sbiadita della Nazionale italiana che certamente non dimenticherà una serata che potrà essere riscattata solo nella “finalina” terzo e quarto posto del torneo prevista per domenica 10 ottobre alle ore 15.00.

Vittorio Labanca

Nuovo pallone Adidas per celebrare le ultime 20 finali!

È stato presentato ieri dalla Uefa il nuovo pallone firmato Adidas che verrà utilizzato nella fase a eliminazione diretta della Champions League. Ispirato alle precedenti finali, il nuovo “Finale Istanbul 21” sarà calciato dai giocatori che avranno accesso alle partite dagli ottavi di finale in avanti.

Sul pallone sono state riprodotte in arancione delle sottili targhette con l’anno e la città delle ultime 20 finali: da Milano 2001 a Istanbul 2020 (spostata poi a Lisbona). Il motivo dominante del nuovo pallone questa volta è il grigio, mentre rimangono i pannelli che si alternano con le classiche stelle bianche, le cui punte sono leggermente sovrapposte senza toccarsi mai.

Per chi volesse comprare quest’edizione limitata, il pallone sarà in vendita nei prossimi giorni con prezzi che varieranno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 140 euro per la versione più costosa.

Reusch Pure Contact II G3 SpeedBump!

Ciao portieri siete pronti a scoprire i rivoluzionari guanti da portiere Reusch Pure Contact II G3 SpeedBump?

Continua a leggere “Reusch Pure Contact II G3 SpeedBump!”

La Passione ed il Legame!

Lo sport in generale è un modo con cui poter esprimere attraverso la fantasia, l’emotività, il movimento, la propria personalità.

Fin dall’antichità lo sport rappresentava un momento in cui le abilità degli atleti, attraverso manifestazioni sportive, potevano essere messe in mostra. Abilità che potevano essere acquisite solo attraverso un duro lavoro, e rigide regole, dove onore e gloria rappresentavano l’apice massimo per un atleta.

Col passare del tempo lo sport in genere è stato visto come una grande possibilità di integrazione, aggregazione sociale e politica, ha dato la possibilità di avvicinare all’attività sportiva anche persone con deficit psicofisici.

Le Olimpiadi, una manifestazione che risale all’antica Grecia 776 a.C. ad Olimpia, all’inizio comprendevano un’unica gara, inseguito furono inserite altre discipline.

In seguito grazie ad un barone nel francese (1896), Pierre De Coubertin furono reintrodotte le Olimpiadi.

De Coubertin, cercava una spiegazione alla sconfitta francese nella guerra franco-prussiana (1870-1871). Giunse alla conclusione che i francesi non avevano ricevuto un’educazione fisica adeguata, e si impegnò per migliorarla. De Coubertin voleva anche trovare un modo di avvicinare le nazioni, di permettere ai giovani del mondo di confrontarsi in una competizione sportiva, piuttosto che in guerra. E la rinascita dei Giochi Olimpici avrebbe permesso di raggiungere entrambi gli obiettivi.

De Coubertin riteneva che lo sport riuscisse a livello globale tra nazioni a dissolvere dei dissapori degli attriti magari nati in epoche lontane. Quindi riteneva che lo sport potesse oltre che migliorare la qualità della vita dell’individuo, anche garantire un equilibrio a livello mondiale, dato dai valori stessi dello sport.

In seguito ci fu l’esigenza di far comprendere come l’attività fisica avesse dei benefici su persone diversamente abili, benefici che andavano ben oltre i risultati delle tradizionali terapie. I benefici dell’attività sportiva, del movimento furono anche di aspetto sociale, e riguardavano l’inclusione nella società, l’uscire dalle mura di casa e vivere a contatto con altre persone dando una prospettiva diversa della disabilità.

Giochi paralimpici, sono l’equivalente dei Giochi olimpici per atleti con disabilità fisiche. Pensati come Olimpiadi parallele, prendono il nome proprio dalla fusione del prefisso para con la parola Olimpiade e i suoi derivati. La prima edizione riconosciuta come tale si disputò nel 1960 in Italia.

Come è noto da questo piccolo preambolo si intuisce che già dall’antichità lo sport era visto come un coadiuvante sensibilizzatore che riusciva a coinvolgere diverse culture, ceti sociali, religioni.

Ma al giorno d’oggi com’è visto il calcio e lo sport in genere?

Mai come adesso lo sport è un fattore indispensabile per la formazione del futuro essere umano, in un epoca dove i valori, i “VERI” valori, stanno subendo una metamorfosi. Lo stravolgimento delle famiglie e del rapporto genitori figli, i media i social, e tutti i bombardamenti che subiscono quotidianamente i bambini, stanno cercano di sviare dalla realtà e concretezza l’essere umano.

L’importanza dei valori, il movimento, il prendersi cura della propria persona, andare oltre i propri limiti, vivere nel rispetto del prossimo, avere ambizioni, questo e tanto altro sono le caratteristiche positive che lo sport può e deve trasmettere.

Ma come può un bambino in un epoca dove le distrazioni sono innumerevoli, gli spazi verdi sono limitati, dove a scuola fanno educazione fisica 50’ due volte alla settimana avvicinarsi allo sport?.

Se a questo aggiungiamo istruttori non qualificati, o qualificati ma incompetenti, società che non investono sui settori giovanili, ormai diventato un peso, dove si risparmia su tutto allenatori in primis, capiamo come sia difficile poter emergere con determinati presupposti.

Come detto lo sport in questo periodo è fondamentale perchè come i maestri scolastici sono un coadiuvante per la crescita, così la figura dell’allenatore sportivo ne diventa parte allo stesso modo.

Quindi il legame che si crea tra educatore e bambino è un legame di fondamentale importanza, perchè il bambino vede nel suo “Mister” un riferimento, un faro, non solo più a livello sportivo ma crea un legame, un sentimento che va oltre lo sport.

Il fanciullo è un “contenitore vuoto” ovvero che deve soltanto all’adulto tutto ciò di cui sarà  metaforicamente riempito. Cit. Maria Montessoni

Se il bambino è costruttore dell’uomo, non esisterà uomo che non sia stato formato dal bambino che egli era una volta. Cit. Maria Montessoni

Lo sport crea legami, se si penserà solo al ragazzo come fonte di guadagno non dando valore a tutto quello che negli anni lo sport ha dato, l’unico scenario a mio avviso sarà l’accentuarsi del fenomeno dell’abbandono e la perdita dei talenti.

Se un bambino/ragazzo ogni anno perde la figura di riferimento a cui si è legato o addirittura non gli viene più concessa, cosa avremo dato o creato in quel bambino?

I veri valori sono questi, il nostro patrimonio sono i bambini e noi ne siamo i responsabili, ma se pensiamo a loro solo come futuro guadagno si perde quello che realmente è l’obbiettivo finale ovvero quello di creare un UOMO con i giusti principi ed i giusti valori.

LA MAGGIORE GLORIFICAZIONE PER UN EDUCATORE DEVE ESSERE IL LEGAME CHE SI FORMA CON L’ALLIEVO, LA RICONOSCENZA DA PARTE DI QUEST’ULTIMO PER IL LAVORO SVOLTO CON LA MASSIMA PASSIONE E DEDIZIONE.

Dedicato a tutti i portieri che ho avuto l’onore di allenare, grazie per tutto quello che mi avete trasmesso e dato

Mr. Lafortezza Francesco

Fonti: Wikipedia, Montessori la mente del bambino.

Reusch Pure Contact R3 X-Ray!

Ciao portieri in questo articolo vi presento i nuovi guanti da portiere Reusch Pure Contact R3 X-Ray!

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Questo guanto fa parte della collezione Pure Contact e si differenzia dagli altri modelli non solo per il suo design a raggi X, ma anche per il palmo formato da lattice R3 Mega Solid estremamente durevole.

Di seguito le caratteristiche tecniche del guanto:

Il lattice R3 Mega Solid creato dalla Reusch è stato ideato per le superfici artificiali e dure ed è perfetto in ogni condizione climatica.

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Il taglio Evolution Negative Cut grazie alle cuciture interne e agli inserti in lattice tra le dita rende il guanto molto aderente alla mano come una seconda pelle.

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Il dorso FreeFlex è completamente in neoprene elastico che protegge la mano del portiere da freddo e umidità.

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La chiusura Slip-On come negli altri modelli Pure Contact è formata da un cinturino integrato nel guanto e da un lungo polsino asimmetrico.

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Per Saperne di più guarda la video recensione :

 

La Forza Funzionale nel portiere!

L’aspetto determinante di una prestazione sportiva passa sempre dalla continua ricerca di uno stimolo adeguato che possa essere il più efficace possibile così da garantire al nostro atleta la performance migliore. La sollecitazione allenante però, non va protratta nel tempo sempre in maniere crescente ma attraverso una programmazione che vari periodicamente, personalizzata ed individuale. Quando l’atleta arriva al proprio apice, l’allenatore dovrà mantenere nel tempo le capacità acquisite, dovrà il Preparatore altresì, tener conto dell’età dell’atleta e modificare in base ad essa lo stimolo allenante, per garantire una carriera la più lungimirante possibile.

La forza è la capacita di vincere una resistenza esterna attraverso una contrazione muscolare volontaria. In base allo stimolo e alla durata la forza si può “suddividere” in forza massimale forza resistente forza veloce.

La scienza, neuroscienza negli anni ha fatto passi da gigante dando sempre più informazioni su lo stimolo più consono da adottare, sfatando diversi miti del passato.

In passato si è sempre cercato di isolare lo stimolo (la forza) creando macchinari sempre più evoluti per cercare di concentrare l’allenamento solo nelle aree di interesse. Premessa anche se isolare uno stimolo fosse stata una concezione del passato è noto che anche la dove lo stimolo viene applicato per sviluppare una singola muscolatura ci sarà sempre un sinergia tra i vari distretti muscolari, il nostro organismo non può lavorare a reparti stagni.

Oggi invece si ricerca lo stimolo che più possa far interagire in modo coordinato tutti i distretti muscolari (catene cinetiche) atte ad operarsi per un unico fine (coordinazione inter-muscolare o intra-muscolare). L’ipertrofia del muscolo data da grandi carichi con allenamenti aspecifici sta pian piano svanendo, lasciando il passo ad ALLENAMENTI FUNZIONALI, quindi incentrati sul miglioramento del movimento dello sviluppo delle capacità coordinative, propriocettive, neuromuscolari e preventive.

ALLENAMENTI FUNZIONALI

L’allenamento funzionale in passato era utilizzato più per processi di recupero riabilitativi, oggi invece viene ristrutturato e modificato per apportare molteplici benefici all’atleta. L’allenamento funzionale può essere inserito in una seduta di allenamento come preriscaldamento, nella parte centrale della seduta combinata agli aspetti tecnici, o al termine della stessa. Gli allenamenti funzionali che io propongo sono:

  • SUSPENSION TRAINING CON TRX
  • CORE STABILITY
  • CORE ENDURANCE
  • CORE STRENGTH
  • FIT BALL

Questo piccolo elenco evidenzia solo una piccolo parte dell’allenamento funzionale, piccola parte che sto studiando con più attenzione. L’allenamento se non è inserito all’interno della seduta centrale, lo faccio svolgere con dei circuiti suddivise a stazioni con difficoltà crescente

Il mio intento è stimolare:

  • Forza
  • Resistenza
  • Equilibrio
  • Coordinazione
  • Flessibilità
  • Potenza
  • Stabilità del tronco (core)
  • Propriocettività
  • Cinestetica

Dopo un allenamento costante con questa metodologia ho riscontrato migliorie a livello coordinativo posturale, la forza funzionale è aumentata e l’equilibrio, ho notato che in fase di accelerazione e di decelerazione il portiere si riposizionava in postura in modo più celere ed efficace perché l’allenamento funzionale stimola il cervello a percepire in modo più “profondo” tutto il corpo. L’allenamento funzionale lo applico anche nel periodo evolutivo con le dovute precauzioni, il functional training come già detto permette ai più piccoli di conoscere il proprio corpo e segmenti corporei nello spazio a livello intrinseco ed estrinseco, tutto a beneficio dell’apprendimento e delle capacità coordinativo, ma cosa molto importante a prevenire paramorfismi.

In breve una mia analisi sul come migliorare e rendere più specifico lo stimolo allenante, dove l’esiguo tempo a disposizione per noi allenatori porta a dover studiare un allenamento (in qualsiasi fascia di età) il più completo ed efficace possibile, cosi da garantire la crescita, la continuità, la prevenzione e la lungimiranza al nostro atleta.

Mr. Francesco lafortezza – http://www.francescolafortezza.it